Ai giorni nostri, il fascino del cielo stellato nella notte di San Lorenzo potrebbe essere “offuscato” dall’inquinamento luminoso. Soltanto le stelle e i pianeti più luminosi, infatti, riescono a competere con l’illuminazione delle nostre città e dei nostri paesi. L’inquinamento luminoso, oltre ad avere un impatto negativo sulla nostra salute alterando il ritmo sonno veglia, non ci permette di godere delle bellezze che ci offre il cielo notturno.
Pertanto, se si desidera assistere allo spettacolo delle stelle cadenti, in particolare nella notte di San Lorenzo, è consigliabile scegliere un posto aperto e poco illuminato, a meno che non si abbia la possibilità di recarsi in un osservatorio astronomico.
A nord della città, invece, si consiglia la riviera tirrenica di Torre Faro
Per un approfondimento sull’inquinamento luminoso, sulle sue conseguenze e su come contrastarlo, consigliamo di visitare il sito darksky.org della International Dark-Sky Association (IDA), associazione senza fini di lucro fondata da un gruppo di astronomi nel 1988, negli Stati Uniti. L’IDA si prefigge l’obiettivo di preservare l’ambiente notturno e il cielo stellato promuovendo un’illuminazione eco-compatibile di qualità. In particolare, conducendo ricerche e campagne pubbliche sul fenomeno dell’inquinamento luminoso ed evidenziandone gli effetti negativi per la ricerca astronomica, per l’ambiente e per la salute degli organismi viventi, inclusi gli esseri umani.
(Autori articolo: Angelica Quercia e Aurora Vitale)