Questi ultimi anni sono stati caratterizzati da una crescente attività di risanamento che ha consentito la liberazione di diverse aree dal nord al sud della città, restituendo alla collettività anche qualche chicca storica finora rimasta nascosta. Tra i diversi interventi, infatti, quello di Via Macello Vecchio, ai piedi del Santuario di Cristo Re, ha permesso di riportare alla luce un importante brano delle antiche mura di Carlo V, che può ora essere ammirato in tutta la sua grandezza.
Questo imponente muraglione – che in alcuni tratti supera i dieci metri di altezza – è stato realizzato dopo il trionfale ingresso a Messina dell’imperatore nel 1535 per consentire alla città dello Stretto (tra le più grandi realtà italiane ed europee) di dotarsi di un invalicabile sistema fortificato contro l’attacco dei saraceni. Le possenti mura in questione, in parte “violate” dal valico anni ’30 durante la realizzazione della Circonvallazione, sono state costruite attorno al preesistente castello Matagrifone che, ai tempi, costituiva un punto di riferimento tra le strutture militari della città (oggi inglobata dal santuario di Cristo Re, di cui rimane visibile solo la famosa “Torre Ottagona”).
La rimozione delle baracche di Via Macello Vecchio ha dunque reso possibile riappropriarsi di importanti testimonianze della storia e della cultura pre-terremoto della nostra città. Un patrimonio secolare da custodire e tutelare, che può contribuire a quel rilancio che la Città dello Stretto non ha mai smesso di meritare.
